Pace - Guerra

Quello che emerge dalle opere di Deanna Galletto è un particolare tipo di realismo, infatti, non ha niente a che fare con la tradizione rappresentativa. Gli stilemi iconografici non rimandano alla concettualità che prevede una mediazione intellettuale: non significano altro da se, semplicemente “sono”. Scelte cromatiche, inclusioni di lamine metalliche, linguaggi e segni incisi, la materia stessa, raggiungono la loro specificità comunicativa e la loro “realtà” di significato senza ricorrere a “deviazioni”.

La ricerca estetica mai fine a se stessa, s’innesta con una esigenza di tipo comunicativo e con alcune costanti del percorso dell’artista si tratta di una specie di “militanza umanitaria”, di un bisogno di monitoraggio della storia del proprio tempo e delle istanze esistenziali, sociali e politiche.

 

Sono tempi di guerra di diritti negati e violati, di violenza manifesta o nascosta. Il peso dell’esistenza ed il “mestiere” di vivere richiedono un progetto forte.

Le utopie si sono addormentate.

 

Il senso della poesia e l’arte, forse, possono essere una traccia illuminante.

 

 

 Giovanna Riu, La Spezia, Luglio 1991